Il coraggio di non arrendersi mai

Altro appuntamento con le serie britanniche.

La prima è THE RESPONDER (Drama, Crime|BBC|5 Episodi, rinnovata per una seconda stagione). Con Martin Freeman, Adelayo Adedayo, Ian Hart, MyAnna Buring, Kerrie Hayes. In Italia è inedita e i sottotitoli sono disponibili in inglese.
Scritta dall’ex-agente di polizia Tony Schumacher, la serie segue Chris, un tormentato agente di pronto intervento non convenzionale, moralmente compromesso, che affronta una serie di turni di notte di ronda a Liverpool. Mentre cerca di tenere la testa fuori dall’acqua sia personalmente che professionalmente, Chris è costretto ad accogliere una nuova partner alle prime armi, Rachel. Presto entrambi scoprono che la sopravvivenza in questo mondo notturno, implacabile e ad alta pressione, dipenderà dall’ aiutarsi o distruggersi a vicenda.

.::Cosa ne penso::.

Quattro aggettivi per definire questa serie: “cupa, dura, schietta e tossica”. In una Liverpool cupa e tetra seguiamo Chris che fra chiamate per risolvere controversie tra vicini, morti improvvise e feste illegali, si trova in conflitto con se stesso quando un amico spacciatore lo trascina in un vortice pericoloso. Questo unito alla malattia della madre porta Chris al limite della sopportazione. Chris dovrá confrontarsi con ciò che vuole essere (una brava persona) e ciò che è (una persona che crolla sotto pressione ed esplode con una violenza imprevedibile). La scrittura è nitida, la trama, l’evoluzione della storia e dei personaggi sono cupamente realistiche, mentre la regia e la fotografia ci portano nel caos di una città notturna. Tutto il cast è stato ottimo ma Freeman emerge perché è riuscito a dare a Crush tutte le sfumature necessarie per mostrare la sua forza, la sua determinazione, la sua fragilità e la sua paura.
Nei cinque episodi c’è anche una sorta di protesta implicita al servizio pubblico, oberato di lavoro ma con poco personale e sottopagato.


La seconda è FOUR LIVES (Drama, TrueCrime|BBC| 3 episodi). Con Sheridan Smith, Stephen Merchant, Tim Preston, Jakub Svec, Leo Flanagan e Paddy Rowan. In Italia è inedita e i sottotitoli sono disponibili in inglese.
È la storia vera delle famiglie coraggiose di quattro giovani gay uccisi a Barking, est di Londra, tra il 2014 ed il 2016.
Al ritrovamento delle prime due vittime la Polizia Metropolitana pensa che la causa di morte sia overdose, ma quando si aggiungono altre due vittime, l’indagine viene messa in discussione.

.::Cosa ne penso::.

Tanta è stata la rabbia, la tristezza e l’incredulità provata nel guardare i tre episodi. Tristezza per la morte di quattro ragazzi, rabbia per come sono trattati e l’incredulità con cui la polizia ha gestito le “indagini”.
Del serial killer, Stephen Port, vediamo poco (ottima e agghiacciante l’interpretazione di Stephen Merchant); la serie si concentra, giustamente, su quelle quattro vite spezzate (Anthony Walgate, Gabriel Kovari, Daniel Whitworth, Jack Taylor) e su come i familiari, conoscenti e amici non si siano mai arresi. Quello che lascia allibiti è come la polizia abbia ignorato le prove e di come non ci sia stato il minimo interesse nel trattare il caso.

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