Gösta commedia svedese di HBO Nordic

Gösta (Vilhelm Blomgren) è un ragazzone svedese di 28 anni che attira subito simpatia, con quello sguardo buono, i capelli arruffati, la sua fedele bicicletta, la casetta sperduta nel bosco in cui vive, il suo lavoro. E’ infatti uno psicologo infantile, i suoi pazienti sono parecchio strani, vorrebbe salvarli ad ogni costo. E non solo loro. Lo vedi fare la spesa alla senzatetto che chiede l’elemosina davanti al supermercato, aiutare la vecchina in difficoltà, ospitare in casa un rifugiato che a stento sa l’inglese e che per tutta la stagione avrà uno sguardo perso nel vuoto… questo senza contare i familiari e la ragazza innamorata perdutamente di lui.

Vilhelm Blomgren e Mattias Silvell

In men che non si dica, Gösta dovrà salvare il padre (Mattias Silvell, Springfloden) cacciato di casa dalla compagna, grande egocentrico in preda all’ansia di morire, poi dovrà salvare insieme a lui una paziente (Clara Christiansson, Gasmamman) con tendenze suicide, ma soprattutto il rapporto con la sua ragazza Melissa (Amy Deasismont), nemmeno lei tanto stabile, che dovrebbe studiare e invece guarda documentari in cui gli animali si sbranano e scoppia a piangere. Gösta rappresenta l’altruismo per eccellenza, l’annullarsi per il prossimo, lui non si incazza nemmeno se una banda di ragazzacci lo deruba, nemmeno se il padre gli distrugge casa. A volte ti dà anche fastidio vederlo così buono, ogni tanto una sfuriata non sarebbe male, dire la propria opinione ancora meglio. Sembra che la sua massima aspirazione sia diventare l’uomo più gentile del pianeta terra.

Amy Deasismont

Gösta è la prima serie svedese prodotta da HBO Nordic, badget basso, ambientazione foresta nordica, attori molto credibili. Memorabili sono i brevi momenti di sedute con i pazienti bambini/adolescenti, tra tragedia e humour nero. E infatti con questa serie si ride e si piange, non si può non empatizzare quando il nostro eroe crolla. Un po’ mi è venuta in mente la società svedese, e non so se ci ho preso, ma col fatto che spesso si sente dire che a livello sociale gli svedesi devono ancora lavorare tanto nel fidarsi degli sconosciuti, forse l’autore Lukas Moodysson voleva lanciare un messaggio di questo tipo: la vita è bella e vale la pena viverla soprattutto se ci si aiuta e ci si sostiene anche se sconosciuti.

Messaggio che credo valga per la società di oggi in generale. Una persona come Gösta non si trova facilmente da nessuna parte! Se poi conoscete qualcuno come lui, fatecelo sapere, gli eroi del nostro secolo sono loro. La serie è suddivisa in 12 episodi, e se non siete ancora convinti, ecco il trailer:

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