Becoming Karen Blixen, The Dreamer

Quella placida notte era inquietante nella sua profonda silenziosa calma,
come se qualcosa avesse turbato il mondo; come se l’anima della Terra, per
virtù di magia, fosse stata capovolta
” (I Sognatori, Karen Blixen)

The Dreamer, Becoming Karen Blixen, miniserie danese in 6 puntate del 2022, è la storia della grande scrittrice danese famosa per il romanzo “La mia Africa“, da cui è stato tratto il celebre film omonimo con protagonisti Meryl Streep e Robert Redford. Connie Nielsen interpreta una Blixen di ritorno in Danimarca dall’Africa dopo il fallimento dell’azienda di caffè nel 1931.

Il suo matrimonio col cugino barone Blixen è fallito, il suo amore Denys è morto in un incidente aereo, in preda alla disperazione Karen tenta il suicidio inviando una lettera d’addio a sua madre, che l’ha sempre sostenuta. Recuperate le forze, torna in Danimarca, nella tenuta di famiglia a Rungstedlund, diventata oggi un museo imperdibile per gli appassionati. Viene accolta come la figliol prodiga, ma i familiari non sono più disposti ad investire soldi nelle fantasie di Karen.

Rimasta sola con i fantasmi del passato, piegata da dolori lancinanti a causa della sifilide, regalo del marito, che cura con l’arsenico, Karen decide di scrivere dei racconti. Cercherà in tutti i modi di convincere editori inglesi e americani a pubblicare le sue “Sette storie gotiche“, ma non è un periodo facile per il genere letterario, si prediligono i romanzi, e i familiari non sono molto convinti dal tipo di scrittura di Karen, troppo spregiudicato per l’epoca.

Ma il suo destino è quello di diventare una scrittrice di fama mondiale; le sue Storie Gotiche sono racconti che si svolgono in un tempo sospeso tra la fine del 700 e la metà dell’800, l’età aurea del Fantastico e del Nero, mentre i luoghi variano tra le spettrali marine del Nord e un’Italia carica di malie. E ovunque ci vediamo intrecciarsi le figure dell’Amore e della Morte, dell’Avventura e della Magia, delle Maschere, del Mito, della Passione, degli Enigmi. Ma è con “La mia Africa” e “Il pranzo di Babette” che la sua fama raggiunge l’apice.

La storia di Karen si alterna con quella de “I sognatori”, uno dei suoi racconti. Vedremo i protagonisti della sua vita trasformarsi in personaggi che raccontano dei loro sogni e dei loro amori perduti e in cui Connie Nielsen veste i panni della cantante Pellegrina Leoni con le sue tante maschere.

Il legame con la madre è molto forte, quasi simbiotico, e fa da filo narratore fino alla fine della serie. Sporadicamente compare anche il suo ex marito, un uomo perso nei piaceri e nel gioco d’azzardo. Ma generalmente è attorniata dai suoi parenti più stretti, che a modo loro le vogliono bene: da segnalare la presenza di Lars Mikkelsen nei panni del cognato.

Forse l’immagine che la serie rimanda della Blixen è quella di una viziata aristocratica opportunista, ma non era altro che una donna coraggiosa e controcorrente che credeva fortemente nel valore delle sue opere e non poteva vederle nascoste in un cassetto. Si dice che non abbia mai vinto il Nobel perché si usava evitare di favorire gli autori scandinavi, e nel suo caso lo trovo profondamente ingiusto. Non mi resta che rispolverare “La Mia Africa” che conservo da anni in libreria.

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