Trust no one…

In questo appuntamento vi propongo tre serie il cui denominatore comune è lo spionaggio ma vi è anche un filo sottile che le collega tutte.

La prima è SLOW HORSES (Spionaggio, Drama| Apple TV| 2022, 6 episodi e rinnovata per una seconda stagione). Con Gary Oldman, Kristin Scott Thomas, Jack Lowden, Olivia Cooke, Saskia Reeves, Dustin Demri-Burns, Rosalind Eleazar, Christopher Chung, Paul Higgins. In Italia è disponibile su Apple tv.
Adattamento dal primo romanzo di Mick Herron, Slow Horses, vincitore del CWA Gold Dagger Award. Un dramma di spionaggio dallo humor cupo che segue una squadra di agenti dell’intelligence britannica che prestano servizio in un dipartimento della discarica dell’MI5, noto in modo non affettuoso come Slough House. Jackson Lamb è il brillante ma irascibile leader delle spie che finiscono a Slough House a causa di errori che hanno messo fine alla loro carriera, poiché spesso si ritrovano a vagare tra il fumo e gli specchi del mondo dello spionaggio.

.::Cosa ne penso::.
“Strange Game”, la canzone cantata da Mick Jagger che fa da colonna sonora, definisce bene questa serie che la si potrebbe definire lo spin off naturale di Tinker, Tailor, Soldier, Spy (in Italia La Talpa). Atmosfere sporche e cupe con personaggi altrettanto sporchi e scorretti a partire da Lamb, che sembra nato per essere interpretato da un sempre perfetto e magnetico Gary Oldman. Lamb è un personaggio old style, scorretto e rozzo ma anche un agente che sa il fatto suo; potrebbe essere un mix fra James Bond e John McLane ma soprattutto può essere definito un George Smiley (interpretato da Oldman nel film Tinker, Tailor, Soldier, Spy) che non ce l’ha fatta e che si ritrova a guidare una squadra composta dai personaggi di After Life. O forse è semplicemente Jackson Lamb. La stessa Taverner (una stupenda Kristin Scott Thomas) è un personaggio interessante e sfaccettato che riesce ad essere una donna al comando con pochi fronzoli ma tanto carattere. Forse il vero il protagonista è River Cartwright (Jack Lowden), il classico bravo ragazzo dal cognome importante (il nonno, interpretato da Jonathan Price, era un agente con la A maiuscola) che si ritrova lì per un’ingiustizia, secondo lui ovviamente. Altro personaggio da non sottovalutare è Catherine Standish (Saskia Reeves), la segretaria della Slough House e assistente personale di Lamb. In generale tutti i personaggi sono ben riusciti così come la messa in scena che ci mostra una Londra moderna ma ancorata al passato. La storia, come regola vuole, è piena di doppi e tripli giochi, moderna ma che strizza l’occhio ai classici di genere, con dialoghi giusti e quel tocco unico di humour britannico che fanno di questa serie un prodotto davvero di qualità.

La seconda è TINKER, TAILOR, SOLDIER, SPY (Spionaggio, thriller| BBC| 1979| 6-7 episodi, in base alle versioni). In Italia è andata in onda su Rai 2. Con Alec Guinness, Michael Jayston, Anthony Bate, George Sewall, Ian Richarson.
Adattamento dell’omonimo romanzo di John LeCarrè, la miniserie segue George Smiley, agente segreto in pensione, il quale riceve l’incarico di svolgere un’indagine su una possibile falla nel sistema di sicurezza del Circus, il quartiere londinese dove ha sede il servizio segreto inglese. Sembra che il fantomatico capo del KGB, Karla, sia riuscito ad inserire in un posto di comando una talpa, chiamata Gerald, la quale è riuscita a prendere il controllo dei servizi segreti dopo la morte dell’ex capo di Smiley.

La terza è SMILEY’S PEOPLE (Spionaggio, thriller| BBC| 1982| 6 episodi). Con Alec Guinness, Eileen Atkins, Bill Paterson, Vladek Sheybal. In Italia è andata in onda su Rai 2.
Adattamento dell’omonimo romanzo di John LeCarrè, la miniserie segue George Smiley, ex-spia britannica oramai in pensione, che viene richiamato per occuparsi della morte del generale in pensione Vladimir. È stato infatti ucciso mentre si stava recando ad un appuntamento fissato secondo le “regole di Mosca” con un giovane impiegato del Circus cercando invano di contattare il suo antico confidente, l’unico in cui sembrava riporre fiducia.

.::Cosa ne penso::.
Fa strano scrivere e consigliare due prodotti così “vecchi” ma se amate le spy story non potete non guardare queste due miniserie. Personalmente le scoprii qualche anno fa, dopo l’uscita del film del 2011 (La Talpa). Ho amato i libri dedicati a Smiley, soprattutto la trilogia di Karla, e anche i vari film, le due miniserie sono quasi l’esatta trasposizione perchè i cambiamenti sono veramente minimi e le interpretazioni sono più che perfette. Per quanto riguarda Tinker, Tailor, Soldier Spy abbiamo un’idea molto più ampia di chi sono i giocatori nel gioco, con materiale che non avrebbe potuto essere inserto nel film. Entrambe le miniserie viste al giorno d’oggi danno una visione di un tempo differente, che a sua volta offre uno sguardo su un tempo e su mondo al crepuscolo. Guardando queste serie ti senti come se stessi guardando qualcosa di complesso e raffinato. Sul libro, sulle serie e sui film ci sarebbe da scrivere un poema, sia per i temi trattati (amicizia, tradimento, fedeltà, solitudine, l’omosessualità e la bisessualità) sia per il modo in cui sono stati trattati.


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